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Wednesday, October 26, 2005
La tecnologia modifica le relazioni
La crescente rapidità di accesso alle informazioni modifica il modo di pensare e soprattutto di relazionarsi con gli altri.
Nell'attuale mondo iper tecnologico la dimensione psichica dell'io, quella a cui eravamo abituati, fatica a sopravvivere. Siamo sopraffatti da molteplici stimoli sensoriali, molteplici fonti informative (Internet, cellulari, televisione, video), dobbiamo fare i conti con un crescente rapidità di accesso alle informazioni.
Il nostro modo di pensare e lo stile cognitivo che utilizzavamo una volta ora non vanno più bene, sono troppo lenti e inefficaci. Dobbiamo sviluppare capacità di saper operare rapide valutazioni e selezioni delle informazioni. La razionalità lascia il posto alla creatività, il libro al Web, la scrittura alla multimedialità (gli SMS e gli MMS delle nuove generazioni, che usano i cellulari come carta e penna). La conoscenza si fonda non più sui libri ed enciclopedie, ma sempre più sull'esperienza.
Anche l'ordine cede il passo alla spontaneità, la logica al paradosso, l'individualismo al team (gruppo di lavoro, gruppi di interesse, gruppi di relazioni, gruppi di esperienze). Dominano la transizione, la complessità, il passaggio; niente è duraturo, molte informazioni valgono appena poche ore, al massimo un giorno; e poi ancora le realtà molteplici, l'iper-realtà (il cui inizio si è avuto con la virtualità). L'ordine, la logica e il rigore stentano, mentre spopola l'ambiguità (le identità indefinite nelle chat), la spontaneità, l'ironia, il paradosso. Il passato e il futuro arrancano di fronte all'immediato, al presente.
L'io si frammenta lasciando il primato al principio del piacere, vivendo una molteplicità del sé, a multipersonalità, a identità mutevoli. Cadono le certezze, avanzano gli spazi dei molteplici interrogativi, domina la comunicazione comunque e ovunque, con qualsiasi media: tutto va sperimentato condividendo esperienze, relazioni in gruppi reali o virtuali di breve durata, o creati per l'occasione.
Si vivono così mutevoli forme di coscienza; il vecchio io cede il passo all'io proteiforme, flessibile, capace di adattarsi continuamente alle nuove circostanze, trasformandosi in forme di mimetismi buoni per l'occasione. La ricchezza ora sta nelle esperienze, non più sul possesso materiale o sul consumo dei beni. Creare relazioni e reti di relazioni, anche con l'aiuto delle nuove tecnologie, ecco la nuova professione del 2000: chi è pronto?
link http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=3754&numero=572
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