Tuesday, October 23, 2007

L’Era della IPinformation



La tecnologia attuale consente, ad una molteplicità di utenti, di accedere in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo alle informazioni necessarie, di selezionare dati tra diverse fonti e archivi informatici.
La diffusione molecolare dell'informazione è resa possibile con terminali portatili connessi alla rete, infatti gli utenti possono usufruire di una pluralità di dispositivi intelligenti, integrati nei più svariati tipi terminali mobili (cellulari,pda, smartphone, laptop) capaci di riconoscere e rispondere ininterrottamente in modo discreto e invisibile.
Tutto ciò favorisce user-empowerment degli utenti.

La banda larga insieme al versatile protocollo IP, che consente la separazione dei vari servizi web, hanno consentito lo sviluppo dell’IPinfo.
La IPinfo è :
• Ubiqua
• Interattività
• Interoperabile
• Multipiattaforma
• Always on
• Multidevice
• Nomadica
• Web2.0
La IPinfo consente ugc ( user generated contents ), il video-audiosharing, favorisce inoltre il social network, i blog, le R-Teach e la comunicazione virale e condivisa.
In tale contesto dove al centro risulta l’utente e non l’informazione, vengono spinte la multipersonalità, il multiruolo, la creatività e le emozioni.
Internauta web1.0 deve velocemente adattarsi ad una mutazione che allo stesso tempo cognitiva, comunicativa e sociale, sotto l’incalzare dell’ IPinformation.
La NetGeneration è già pronta.

Monday, September 10, 2007

Narcisismo Digitale

...si sta imponendo una cultura del narcisismo digitale in cui si utilizza Internet per diventare noi stessi le notizie,l’informazione”. Andrew Keen ( The Cult of the Amateur)

Per alcuni autori i contenuti prodotti dal web2.0, il web partecipativio fatto di blog,video-audio-foto sharing,twitter,mashup sono prodotti "non-sense autoreferenziali", autocitazioni che vanno a gratificare l'Io, egosurfing.
L'io con cui eravamo abituati a lavorare si frammenta, vivendo una molteplicità del sé, delle multipersonalità, delle identità mutevoli. Nella Websfera domina la comunicazione comunque e ovunque, con qualsiasi media: tutto va sperimentato condividendo esperienze ( social networking), relazioni in gruppi reali o virtuali di breve durata, o creati per l'occasione.Si vivono così mutevoli forme di coscienza, il digit-IO proteiforme, flessibile, capace di adattarsi continuamente alle nuove circostanze, trasformandosi in forme di mimetismi buoni per l'occasione.
Alcuni autori evidenziano che il 90% delle comunicazioni web2.0 sono non-sense o autopromozioni ad orizzonti limitati alla propria egosfera.
Non è nuova la critica a una cultura capitalista sempre più individualista, in cui l’estetica, la conoscenza e la verità si muovono al di là della comunità per orientarsi e isolarsi verso l’Io.
La sola autorità ammessa è l’Io, a sua volta mandata in frantumi dalla cultura dell’anonimato online."Il continuo flusso informativo è un vortice che cattura contenuti rigurgitandoli in laghi artificiali e giganteschi, ma stagnanti e stantii... La cultura della modernità liquida non è più una cultura dell’apprendimento e dell’accumulazione, è invece una cultura del disimpegno, della discontinuità e della dimenticanza... lo sciame inquieto del Web inondandoci di soundbites e immagini fagocita le discussioni e i pensieri reali" (Zygmunt Bauman ).
La soluzione ? per alcuni il web 2.0 potrà funzionare solo reintroducendo elementi dell’ecosistema tradizionale e quindi gli intermediari che diano "autorevolezza" alle informazioni, per altri solo attraverso una presa di coscienza e libertà dalla "tirannia dell'io", anzi dell' io-digitale ( digit-io ).

Web2.0 per tutti , ebook free

Guida ebook sul web2.0
Raccolta di articoli e interviste.
link all'ebook gratuito - free-

Saturday, May 19, 2007

Lo sciame inquieto


Negli ultimi 30 anni è stata prodotta più informazione che nei precedenti 500 anni , una copia di un giornale contiene più informazione di quanto una persona colta del XVIII secolo potesse accumulare nell'arco di una vita, ( Ignacio Ramonet).
C'è in giro troppa informazione nell'era della rivoluzione digitale .
" Una strategia di sopravvivenza fondamentale della società dell'informazione consiste nel sapersi proteggere dal 99% delle informazioni ricevute indesiderate" ( Eriksen).
La linea che separava il messaggio significativo dal suo opposto , il rumore di fondo, è ormai quasi scomparsa. ( information overload )
Trasformare il rumore di sottofondo in un messaggio significativo è un processo aleatorio. (Zygmunt Bauman ).
Le moderne tecnologie dela comunicazione sono feticistiche, la realtà è molto diversa dall'immagine proiettata dai "feticisti della comunicazione" ( Jodi Dean).
Il continuo flusso informativo è un vortice che cattura contenuti rigurgitandoli in laghi artificiali e giganteschi, ma stagnanti e stantii.
I canali mondiali dell'informazione nutrono la moderna cultura liquida, sempre più virtuale e vaporosa, sostituendo l'imparare con il dimenticare.
“La cultura della modernità liquida non è più una cultura dell’apprendimento e dell’accumulazione, è invece una cultura del disimpegno, della discontinuità e della dimenticanza”.(Zygmunt Bauman ).
Lo sciame inquieto del Web inondandoci di soundbites e immagini fagocita le discussioni e i pensieri reali.