Sunday, November 20, 2011

Sharing Economy


I nuovi driver di Condivisione stanno facendo emergere una nuova economia , l’Economia della Condivisone ( dal  Connect al Share )
Prima si consumava ora si condivide anche se non ne siamo pienamente consapevoli
I social media stanno trasformando gli utenti da fruitori di informazioni a collaboratori , con azioni partecipate e condivise.Nel crowsourcing resta tuttavia una consistente fetta di popolazione dal 50% al 60%  in cui prevale l’ analfabetismo digitale  e la teledipendenza.    

L’85% degli internauti crede che le tecnologie web e mobili avranno un ruolo fondamentale nella costruzione di grandi comunità di condivisione per il futuro. ( * Rachel Botsman co-autore What's Mine Is Yours: The Rise of Collaborative Consumption http://collaborativeconsumption.com/ )

Gli utenti web sempre più Digitali  sanno scoprire nuovi modi di utilizzo dei beni e servizi in modo più collaborativo,dando valore alla condivisione, DigitalSharing .  (  Steve Mushkin, CEO di latitudine http://latd.com/  ) 

Nascono così i club del Prestito, i CouchSurfing, i Thredup , come ad esempio http://shareable.net/ 
Questo è  il decennio in cui rispondere alla domanda: "Quanto possiamo condividere?" ( Neal Gorenflo )

Non sorprende quindi che il 75% delle persone attualmente condivida dati personali o contenuti informativi attraverso le piattaforme di social networking. 
Inoltre, il 70% condivide  contenuti multimediali digitali, creazioni personali sotto licenza Creative Commons .

Altre ricerche evidenziano la nascita del consumo collaborativo :
-il 75% degli intervistati prevede che la condivisione degli oggetti fisici e degli spazi
aumenterà nei prossimi 5 anni.
- il 78% ha ritenuto che le loro interazioni online con persone li ha resi più aperti all'idea di condivisione con gli sconosciuti
 - Indipendentemente dal reddito, più di 2 / 3  ha espresso che sarebbe più interessata a condividere i propri beni personali se potesse fare soldi da ciò.
- Più del 60% ritiene che la condivisione facilita la sostenibilità, citando "Meglio per l'ambiente", come uno dei vantaggi della condivisione .*
- il 78% ha utilizzato il peer-to-peer come piattaforma Web, es. Craigslist o Freecycle, in cui la connettività in linea facilita la condivisione con le attività sociali.



 heyneighbor.com  è un social network del prestito gratuito con raccolta di materiali del tuo garage/cantina, è anche possibile scambiare favori
 airbnb.com consente alle persone di convidere spazi su prenotazione 
 getaround.com  scambio/prestito auto

. ( * Rachel Botsman co-autore What's Mine Is Yours: The Rise of Collaborative Consumption http://collaborativeconsumption.com/ )








Oltre le PMI
Le aziende possono offrire valore alle loro comunità, riconoscendo che denaro e prodotti non sono più l'unico, o il più prezioso elemento di una transazione, e questo è importante  per molti utenti web.
Il Valore viene trovato e riconosciuto in Valute alternative , o in Valute social.
La condivisione della cultura rende possibile lo sharing di qualsiasi cosa, comprese le competenze specialistiche, le conoscenze, le relazioni sociali.
Quando è stato chiesto di elaborare una propria partecipazione a concetti di business, molti partecipanti hanno immaginato dei servizi fondati sul baratto (scambio non monetario) con le altre persone di una comunità.
Attualmente, il 61% degli intervistati ha dichiarato la propria disponibilità di tempo, tempo da poter condividere , o la propria disponibilità/interesse nel farlo al fine di rendersi utili altri altri.
Il 16% già condivide il proprio tempo in una comunità organizzata o servizio.
Le aziende lungimiranti come Netflix e Threadless hanno già dimostrato che gli utenti possono fornire un valore per le imprese tradizionali senza comprare qualcosa: attraverso la parola, la creazione di contenuti, le comunità di innovazione, e non solo.

       






Nuova Economia


dalla proprieta’ - - - all’ Accesso

dall’acquisto - - -  allo Scambio

dal consumatore - - - all’ Utente

dai fornitori di merci  - - - ai Generatori di Esperienze servizi


                     













Friday, November 11, 2011

OverSharing


Nell'era dell' IperInformazione, rapida e abbondante, si tende a condividere (sharing) piu contenuti, fonti, link , persone fino a raggiungere forme di OverSharing.



La tecnologia digitale sta connettendo le persone alle informazioni,alle persone, alle cose fisiche in modo sempre più efficiente ed intelligente. Sta cambiando il modo di consumare, socializzare, mobilitare, le relazioni e stili di vita.

Con i microblogging, i social network in primis Twitter, Facebook e il recente GooglePlus, consentono aggiornamenti istantanei,  quello che era considerato veloce ora è divenuto obsoleto.

Recenti ricerche evidenziano  che l’ 85% degli utenti web ritiene utile la lettura delle risposte degli altri utenti in quanto li aiuterebbero a comprendere ed a elaborare le informazioni e gli eventi.

Il 73% sostiene che l’elaborazione delle informazioni si fa più approfondita e profonda quando esse vengono condivise ( Psychology Sharing del NYT   ).

Il 49% dice che la condivisione permette loro di informare gli altri su prodotti/servizi modificando la percezione/opinione sugli stessi.

Il 73% ritiene che condividere le informazioni aiuta a connettersi con altre persone con i loro stessi interessi, consentendo così un arricchiemnto personale, viceversa la non condivizione e la "deprivazione del websharing" comporterebbe : una deprivazione della crescita nelle relazioni RTech ( relazioni sociali  webmediate ) , una deprivazione della compagnia e delle conversazioni su Facebook,per il 78% la deprivazione annullerebbe il contatto con persone che  altrimenti non sarebbero contattabili con altri mezzi.






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